La Nave dei Folli #4.57 Matteo
Dal villaggio globale alla planetarizzazione degli spiriti
Convertitosi a venticinque anni dall’anglicanesimo al cattolicesimo, il teorico canadese Marshall McLuhan è stato uno dei primi a vedere nella comparsa dei media elettronici la realizzazione delle profezie di Teilhard de Chardin. Attraverso il prolungamento e l’esteriorizzazione dei sensi, secondo lui i nuovi media partecipano all’unificazione tecnologica delle coscienze concretizzando così l’idea di noosfera, cara allo scienziato gesuita: «Questa esteriorizzazione dei sensi crea quello che de Chardin chiama la “noosfera”, vale a dire un cervello tecnologico mondiale. Invece di tendere a diventare una gigantesca biblioteca di Alessandria, il mondo è diventato un computer, un cervello elettronico molto simile a quello di un racconto di fantascienza per bambini.» (Marshall McLuhan, La galassia Gutenberg. Nascita dell’uomo tipografico [1962], Armando, Roma 1981 p. 60). Sempre nel paragrafo intitolato “La nuova interdipendenza elettronica ricrea il mondo a immagine di un villaggio planetario”, McLuhan continua: «Così, se non riusciremo a renderci conto di questa dinamica, ci ritroveremo improvvisamente in una fase di terrori panici, assolutamente appropriata ad un piccolo mondo di tamburi tribali di totale interdipendenza e di coesistenza imposta dall’alto.»
La tesi, assai nota, di McLuhan si può riassumere nell’idea secondo cui i mezzi tecnici adoperati dall’essere umano per comunicare determinano il modo con cui concepisce e organizza il mondo. In La galassia Gutenberg, presenta la società moderna sotto l’angolo del passaggio dalla scrittura manoscritta alla stampa. La comparsa della stampa nel XV secolo sarebbe, attraverso l’imporsi del senso della vista a scapito degli altri sensi quali l’udito, all’origine della visione lineare del tempo e della razionalità scientifica. L’omogenità tipografica avrebbe dato vita alla prospettiva lineare, alla scienza, allo Stato e all’individualismo; insomma, tutte le istituzioni moderne sarebbero, secondo quest’ottica, prodotti della cultura della stampa. Scollegandolo dai suoi sensi, la linearità della cultura della stampa avrebbe fortemente indebolito l’esperienza esistenziale dell’individuo moderno, provocando la «frammentazione della psiche umana». (La galassia Gutenberg, p. 60)
L’invenzione dell’elettricità e dei nuovi mezzi di comunicazione di massa mettono fine, secondo McLuhan, a questa omogeneità fredda della cultura “gutenberghiana”. Nell’epoca in cui scrive, gli anni Sessanta, la televisione costituisce l’esempio tipico della nuova cultura elettronica. Detto per inciso, molto prima dell’era elettronica, l’energia elettrica è stata fonte di diversi tipi di credenze e religiosità, tra cui lo spiritualismo di Mesmer rimane uno dei movimenti più noti, come descritto nel capitolo “Fuoco alchemico” dell’opera di Erik Davis, Techgnosis: Myth, Magic + Mysticism in the Age of Information (Three Rivers Press, 1999).
Sommario 5.7
Riferimenti 5.7