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La nave dei folli

La Nave dei Folli #4.86

micMatteotoday12/08/2024 31 2

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    La Nave dei Folli #4.86 Matteo


L’evoluzione dell’evoluzione

L’avanzamento della tecnoscienza è, sotto la maschera dell’ineluttabilità, comandato da un nuovo tipo di evoluzionismo. Se il darwinismo può essere considerato il degno rappresentante scientifico della rivoluzione industriale, da parte sua l’evoluzionismo informatico è l’erede diretto della rivoluzione cibernetica. Così la cosmogonia della complessità tende sempre più a sostituirsi alla democrazia come orizzonte politico: difficile infatti fermare il progresso allorché viviamo sotto la minaccia del caos e dell’entropia. Ancorata all’idea di una complessificazione illimitata del trattamento dell’informazione, il postumano si vede affidata la missione di proseguire tecnicamente questo processo. L’economista Jeremy Rifkin riassume bene questo evoluzionismo: «Nel nuovo schema di pensiero, ogni specie è “meglio informata” di quella che l’ha preceduta e così si trova a essere meglio equipaggiata per controllare e anticipare il proprio futuro. Se l’evoluzione è l’aumento dell’abilità di calcolo, allora l’umanità sta esibendo il suo giusto ruolo nello schema cosmico grazie al suo implacabile impegno a elaborare crescenti quantità di informazioni al fine di anticipare e controllare il proprio futuro.» (Jeremy Rifkin, Il secolo biotech. Il commercio genetico e l’inizio di una nuova era, Baldini&Castoldi, Milano 1998, pp. 338-339)

Collocandosi a metà strada tra teoria scientifica e spiritualismo informatico, l’ipotesi Gaia offre un bell’esempio di questo evoluzionismo. Considerando la biosfera come un immenso organismo cibernetico, James Lovelock sostiene che «l’evoluzione dell’Homo sapiens, con la sua capacità inventiva tecnologica e la sua sempre più sofisticata rete di comunicazioni» ha «enormemente accresciuto la gamma di percezioni di Gaia. Attraverso noi, essa è ora conscia di sé stessa. Essa ha visto la propria gradevole immagine riflessa negli occhi degli astronauti e nelle telecamere dei satelliti spaziali orbitanti.» (James Lovelock, Gaia. Nuove idee sull’ecologia [1979], Bollati Boringhieri, Torino 1981, p. 175)

Contrariamente al suo equivalente darwiniano, l’evoluzionismo informatico non si limita al mondo naturale. Le macchine, come gli esseri umani, sono chiamate a partecipare alla catena evolutiva. Tutte le figure metaforiche nate dalla matrice cibernetica (macchina intelligente, robot, cyborg, postumano e transumano) si vantano ormai di essere il senso ultimo dell’evoluzione. Conoscendo la tendenza religiosa del paradigma informatico, si avrebbe torto a minimizzare la portata democratica di un simile evoluzionismo, soprattutto quando è sostenuto tanto da premi Nobel quanto da filosofi di fama internazionale. Mentre l’umanesimo si basa sul riconoscere l’autonomia inalienabile del soggetto, il postumanesimo colloca l’umano sotto la tutela eteronoma della complessità. L’idea del postumano deriva da un’amnesia generale socio-storica che affonda le sue radici nel trasferimento cibernetico della memoria all’interno della macchina. Questa non è altro che una pura metafora, certo, ma la metafora è in marcia e l’Impero cibernetico non cessa di abbattere le frontiere.

Sommario 5.36

 

Riferimenti 5.36

  • Ojos De Brujo, Space Zambramix (DJ Panko Remix) (Remezclas De La Casa, 2005)
  • Gigliola Cinquetti, Sono Un Robot (Pensieri di donna, 1978)
  • Offering, Earth (Magma Presente Offering [CD4 – A Fiieh], 2003)
  • Ghédalia Tazartès, Transport 6 (Tazartès’ Transports – ALGA GTBOX1-Cd2, 1980)
  • Yo-Yo Ma, Unaccompanied Cello Suite No. 3 VI. Gigue (Six Evolutions – Bach: Cello Suites, 2018)
  • Magma, Mekanik Destruktiw Kommandoh (Archiw I & II (40th Anniversary Boxset Bonus – CD1, 2008)
  • Alice Cooper, Nuclear Infected (Flush the Fashion, 1980)
  • Kieran Hebden and Steve Reid, The Sun Never Sets + Rhythm Danse (Tongue, 2007)

La nave dei folli

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