play_arrow

keyboard_arrow_right

Listeners:

Top listeners:

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
chevron_left
volume_up
chevron_left
  • cover play_arrow

    Live

play_arrow

La nave dei folli

La Nave dei Folli #4.69

micMatteotoday15/04/2024 46 9

Sfondo
  • cover play_arrow

    La Nave dei Folli #4.69 Matteo


Scritto durante la guerra nel 1943, What is life? di Erwin Schrödinger segna l’ingresso definitivo della fisica sul terreno della biologia. Considerato uno dei testi fondatori della biologia molecolare, questo saggio invita, nella forma come nel contenuto, a un avvicinamento interdisciplinare tra biologi e fisici. L’analisi testuale e retorica di quest’opera mostra che la sua importante risonanza storica è dovuta, in gran parte, alle strategie discorsive adoperate da Schrödinger per conciliare questi due ambiti disciplinari. Eminenti premi Nobel, come Francis Crick e François Jacob, hanno confessato come la lettura di questo saggio sia all’origine della loro conversione alla biologia molecolare. Malgrado l’aspetto sintetico, impreciso e speculativo di quest’opera, il modello meccanicista del vivente che propone getta le basi concettuali del paradigma informatico in biologia.

È proprio in questo testo che il concetto di codice genetico è adoperato per la prima volta. Anche se la definizione data da Schrödinger rimane assai vaga, l’idea di un codice di trasmissione dell’eredità sarà al centro del nuovo paradigma. Per lui, gli esseri viventi sono paragonabili a orologi il cui funzionamento sarebbe mosso da atomi e molecole che interagiscono in un modo determinato. Pone il suo studio dell’eredità nel quadro teorico della termodinamica: ciò che lo affascina nel vivente non è l’origine o il fenomeno della nascita, ma il potere di resistere per un certo tempo alla morte, di sfuggire all’entropia. Un organismo vivente si definisce per la sua capacità di nutrirsi di entropia negativa. Tuttavia è il codice di trasmissione del materiale genetico che rende possibile la sua organizzazione e il suo mantenimento. La nozione di codice rimanda alla struttura delle fibre cromosomiche che comandano lo sviluppo e la sopravvivenza dell’organismo. Il termine comandare è qui adoperato in modo del tutto appropriato perché Schrödinger propone un modello determinista del ruolo di questo codice nell’organizzazione del vivente.

Ponendo lo studio della trasmissione dell’eredità sul terreno della termodinamica, Schrödinger si avvicina in maniera quasi profetica al modello teorico della cibernetica. La differenza è che per Wiener l’informazione diventerà il principio neghentropico per eccellenza, al di là del concetto stesso di vita. Prendendo il modello di codice genetico per descrivere la trasmissione dell’eredità, Schrödinger apre la strada a una concezione puramente informatica degli esseri viventi. Sarà solamente agli inizi degli anni Cinquanta – con la scoperta della doppia struttura a elica del DNA da parte di Watson e Crick, e con le teorie di Shannon e Wiener già ampiamente diffuse e discusse all’interno della comunità scientifica – che questo modello sarà ufficialmente integrato alla biologia molecolare.

 


La nave dei folli

0%