play_arrow

keyboard_arrow_right

Listeners:

Top listeners:

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
chevron_left
volume_up
chevron_left
  • cover play_arrow

    Live

play_arrow

La nave dei folli

La Nave dei Folli #6.15

micMatteotoday10/03/2025 28 1

Sfondo
  • cover play_arrow

    La Nave dei Folli #6.15 Matteo


Episodio 6.15

All’epoca di questa prima conferenza Macy, è la prima volta o quasi che gli scienziati sociali, gli “umanisti”, affrontano e si esprimono su tali argomenti. Come introduzione, Warren McCulloch, che sarà presidente dell’intera serie delle conferenze, ricorda come i segnali di una rete di neuroni possono duplicare il calcolo delle proposizioni nella logica ed espone in termini generali due distinti livelli descrittivi dei processi di comunicazione: quello puramente fisico (come i flussi elettrici e le vibrazioni acustiche di un collegamento telefonico) e il contenuto significante del messaggio (la conversazione telefonica), ipotizzando che gli impulsi che viaggiano nel cervello in sequenze chiuse costituiscano una forma di memoria e siano in qualche modo senza tempo, mentre molti altri processi che si svolgono nella rete avvengono in un tempo determinato.

Tocca poi alla coppia di antropologi Margaret Mead e Gregory Bateson: quest’ultimo illustra esempi di cultura (ad esempio la Iatmul delle isole del Pacifico da lui studiata in Naven, 1936) dove una cerimonia di travestitismo funziona a suo avviso da meccanismo omeostatico, allestita ogni volta che atteggiamenti aggressivi interni alla tribù minacciano di romperne l’unità. A loro avviso le nuove metodologie proto-cibernetiche servivano a ricavare gli schemi di conoscenza delle società tanto primitive quanto moderne: dal flusso circolare dei messaggi che individui e gruppi esternano attraverso diversi costumi, cerimonie, mezzi di comunicazione, e che poi tornano ai loro mittenti in circoli infiniti di messaggi e retroazioni che informano, influenzano, insegnano, forgiano e continuamente riplasmano ogni condotta, interazione e personalità individuale, oltre che la vita della società in senso più ampio. Infine, ponendo la domanda se un elaboratore sarebbe stato in grado di apprendere ad apprendere e in che modo, nel linguaggio della matematica formale, lo si sarebbe potuto distinguere dal comune apprendimento provoca una discussione.

Unico filosofo presente alle conferenze, il professore di Yale Filmer Northrop, avanza l’ipotesi di una possibile derivazione dell’etica dalle scienze naturali, pur considerando le scienze sociali ovviamente diverse, soprattutto quando le prime comportano teorie normative. Nelle scienze naturali la teoria si adatta ai fatti, mentre nel caso delle teorie sociali normative il percorso è inverso: la società si adattaterebbe alla teoria normativa vigente e la sfida è quella di costruire una buona teoria normativa su basi veramente scientifiche – auspicio accolto con scetticismo dai partecipanti.

Interviene poi Lawrence Frank, già autore di testi di sociologia e psicologia, in passato vicepresidente della Macy. Richiama l’attenzione sul fatto che i nuovi concetti interdisciplinari presentati hanno bisogno, per essere più chiari e definiti, di un uovo tipo di linguaggio con un più alto grado di genericità rispetto alla media delle singole discipline. A seguire Frank Fremont-Smith, che in quel periodo dirige il programma della conferenza e viene da un’esperienza come ricercatore medico, apre il suo intervento con questo annuncio: «Ogni gruppo, quando si forma, è un esperimento. Se lo troverete abbastanza interessante da farvi sentire il desiderio di ripeterlo, organizzeremo altri incontri.» Dopo aver stabilito un prossimo incontro per ottobre, i due chiariscono i rapporti tra le scienze umane e le fondazioni filantropiche, e i loro indirizzi politici.

Tra le rare donne presenti alle conferenze figura Molly Harrower, allora un’autorità nel campo dei test psicologici della personalità, come quello di Rorschach, e in generale nel settore delle anomalie della percezione umana. Ai tempi è ricercatrice associata di neuropsichiatria all’Università del Wisconsin, ma dal 1952 si trasferirà al Manhattan Child Center dell’Un. del Texas come direttrice delle ricerche. Quel giorno parla delle differenze percettive tra individui con danni fisici al cervello e individui normali. (Riflessioni in parte contenute in Appraising Personality, 1952)

Segue l’intervento di Lawrence Kubie, che lavora al dipartimento di psichiatria e igiene mentale alla Yale University School of Medicine ed esercita la professione di psicanalista a New York, centrato sulla nevrosi, dove sottolinea il caratteristico e infruttuoso comportamento ripetitivo del nevrotico e discute delle ragioni del diffuso disadattamento sessuale nella società americana. Pitts mostra grande interesse per il concetto di energia psichica, mentre Wiener chiede chiarimenti sull’uso di nozioni come “tensione psichica” ed “energia”, avendo l’impressione che si parli di un sistema in cui la comunicazione è centrale e “l’informazione”, non l’energia, può rappresentare la variabile fondamentale.

In seguito interviene Heinrich Klüver, psicologo dell’Università di Chicago dell’area della psicologia della Gestalt la cui essenza risiede – a differenza del comportamentismo – nella percezione, nel processo mentale soggettivo. Presenta una scelta di esperimenti che dimostrano come, attraverso i meccanismi di feedback, la percezione umana degli oggetti e del mondo esterno generalmente si regoli in modo da rimanere più o meno costante, indipendentemente dai sistemi sensoriali interessati, dal punto di vista e dalla posizione rispetto all’oggetto. Afferma che il suo interesse principale ruota attorno alla regolarità del milieu externe, giocando sull’enfasi posta (da Claude Bernard fino a Rosenblueth) sul più noto milieu interne. Rivolge all’uditorio l’enigma cui si trova di fronte la sua disciplina: come il cervello umano possa discernere una forma o qualunque cosa dal caos dei segnali che con essa interferiscono in ogni momento, e se un congegno elettronico strutturato come il cervello, fatto di semplici reti di componenti ispirati ai neuroni, possa fare lo stesso. Per lui la psicologia non è in possesso di una teoria adeguata a spiegare biologicamente in che modo la mente percepisce le forme e come sia possibile conoscere ciò che percepisce, sollevando in effetti un problema reale che sta mettendo alla prova i sostenitori dei modelli del cervello basati sul calcolatore elettronico: può un calcolatore universale computare una forma, una percezione, usando la sola logica?

Kurt Lewin è un noto psicologo sociale che lavora al MIT dove ha creato il Research Center for Group Dynamics, ed è impegnato in altre attività di ricerca per l’American Jewish Congress. All’epoca si occupa degli effetti fisici e psicologici prodotti dalle e sulle persone all’interno dei gruppi, determinato a portare l’effimera dinamica della comunicazione umana nel freddo rigore della scienza. La registrazione del suo intervento è difficile da capire perché parla velocemente e tende a lasciare troppo spazio alle opinioni altrui quando viene interrotto. Ma nel secondo incontro farà una lunga dissertazione sulla psicologia sociale e su quella della Gestalt.

Paul Lazarsfeld, sociologo e direttore del Bureau of Applied Social Research della Columbia University, ha condotto il primo studio di rilievo sugli effetti della radio sulla società americana, e un’innovativa ricerca sulla formazione dell’opinione pubblica e sulle condotte elettorali. Nel suo intervento propone di organizzare incontri appositi per chi è interessato alle scienze sociali, e di invitare alcuni teorici della sociologia per introdurli alle nuove idee.

Sommario 6.15

  • Introduzione con Larry Ellison e la corsa all’AI (14/9/2024)
  • Control Room di Roma
  • Robocop in Cina (TG1, 3/2/2025)
  • Elon Musk e il chip nel cervello
  • Il nuovo ordine mondiale
  • Ciao capitalismo! (video russo)
  • Renato Brunetta e il credito sociale (Byoblu, 15/11/2024)
  • IL DADO È TRATTO (sulla piattaforma di cquisto biglietti per concerti) – TESTO

 

Riferimenti 6.15

  • Maurice El Médioni et Son PianOriental,  Taktouk Andalou/Ghazalati (Café Oran, ?)
  • Le Trio Joubran, Nawwâr (AsFâr, 2011)
  • Awan Group, Nahawand (The Rough Guide To The Music Of Palestine, 2014)
  • R. Speranza, Un’iniezione da poco (2022)
  • Caravan of Thieves, Zu Zu’s Petals (Bouquet, 2008)
  • Spats Langham (feat. Martin Litton), April Kisses (Langham and Litton Lollipops, 2006)
  • Need New Body, Eskimo (Where’s Black Ben?, 2005)
  • Benjamin Fehr, Stay At Home. Read A Book (Roman Fluegel Remix 2, 2011)
  • Benjamin Fehr, Stay At Home. Read A Book (2011)
  • Una vile menzogna (tratto da Non è andato tutto bene di Paolo Cassina, 2024)
  • Ce vó o’ GREENPASS!

La nave dei folli

0%