L’Ora Illegale #74 Alex - Mungo
Giovedì 16 novembre.
Secondo appuntamento con le etichette indipendenti inglesi di inizio anno ’80. Oggi sotto i riflettori la Clay di Stoke-on-Trent. Ancora profonda provincia inglese, ancora devastazione sociale urbana e ancora devastazione sonora. Etichetta per eccellenza con, tra gli altri, Discharge e GBH in scuderia (non c’è punk sulla terra che non conosca i loro dischi), ha portato alla ribalta il suono furioso e brutale dell’HC britannico diventando e dando di fatto, per tutti quegli anni e anche dopo, il modello sonoro e “d’immagine riferimento” per chiunque volesse correre la corsa del punk. Suoni pesanti, sferraglianti e voci rabbiose, ripresi negli anni da decine di band in tutto il mondo. Oltre i due giganti, tutt’ora arruolati, la Clay Records emerse come punto di riferimento anche di produzioni metal facendo uscire vari lavori dei Demon (band troppo spesso sottovalutata) e degli Abrasive Wheels del loro periodo metallaro. Con alti e bassi sopravvisse fino a metà degli anni 90, per poi ridimensionarsi, prima sotto Trojan, e successivamente come Sanctuary e BMG. Oltre ai citati Discharge, Abrasive Wheels, Demon e GBH sono usciti nel catalogo Clay: Zanti Misfitz, Play Dead, Sex Gang Children, Lurkers, Killjoys, English Dogs e altri…